L’essere umano ha un insieme di competenze trasversali innate che, se allenate e sviluppate, migliorano il proprio benessere fisico, psicologico, emotivo e relazionale. Tra queste, l’eccellenza è la massima espressione della realizzazione in quanto definisce le nostre potenzialità maggiori, punti di forza e talenti.
Come fare tutto questo? Trasformando la competenza in un allenamento continuo e costante.
Le nostre parole raccontano la nostra storia, la nostra identità e rappresentano i nostri modelli interpretativi.
Le parole evocano spesso archetipi o allegorie dentro di noi ed il loro significato etimologico ha sul nostro cervello, una potente influenza proprio perché le aree più antiche “ragionano” per immagini.
Le metafore in particolare, sono un grande stimolo per il nostro subconscio ed è per questo che dobbiamo porre attenzione al loro impiego.
Utilizzando una linguistica funzionale e delle similitudini utili alla crescita evolutiva, le persone stanno meglio e possono influenzare il proprio benessere e quello degli altri.
Le emozioni sono informazioni che il nostro corpo ci offre riguardo ad un evento interno/esterno.
L’elaborazione del suo significato nel presente è una nostra scelta.
Dare un senso emotivo funzionale ad esse e di conseguenza, alla nostra crescita ci permette di vivere in modo sereno ciò che accade.
Il nostro modello del mondo, i nostri pensieri, le nostre opinioni sono come NOI vediamo la realtà, non come essa è.
Essere consapevoli della relatività soggettiva ci permette di osservare il modello del mondo altrui, cercando di sospendere il giudizio e comprenderlo come possibilità alternativa.
Per cui, dobbiamo pensare che una verità oggettiva si basa su dati realtà, su fatti accaduti; non su ipotesi, opinioni o credenze.
L’essere umano è l’unico essere vivente che ha la capacità di astrarre e lateralizzare un pensiero.
Attivare il mindset dinamico, significa credere che, attraverso l’impegno, l’allenamento e focalizzandosi sulle possibili soluzioni, possa migliorare in modo sostanziale le nostre abilità, competenze e intelligenze.
Come per la percezione della realtà soggettiva attraverso pensieri o opinioni, spesso il giudizio di un comportamento potrebbe diventare poco opportuno se agito in termini di giusto/sbagliato. Essere dinamici non vuol dire dare eccessivi giudizi o basarsi esclusivamente su opinioni rigide, significa porsi domande intelligenti che movimentano il pensiero laterale e creativo per trovare “utilità” a ciò che stiamo facendo. Di fronte ad un evento infatti, può essere funzionale chiedersi:
Cosa voglio ottenere? come posso/voglio ottenerlo?
Quale significato dò a questo evento? Mi è utile?
Tutto questo, è funzionale al raggiungimento dell’obiettivo?
La cultura dell’errore è la cultura del vero miglioramento.
Errare, dal latino, significa di fatto “vagare, cercare, esplorare”.
Sbagliare ci permette di cercare una soluzione diversa e comprendere come evolvere, testando decisioni o azioni condivise.
Comunicare efficacemente significa trasmettere un messaggio chiaro, diretto e che descrive un risultato.
Trasparente.
La risposta che otteniamo è funzionale a tale efficacia per cui, la responsabilità comunicativa è di chi trasmette il messaggio.
Offrire e chiedere di restituire quanto compreso attraverso feedback costanti, permette non solo di essere allineati, ma e soprattutto, di evitare incomprensioni, non detti e vissuti emotivi sommersi.
Le persone si muovono per intenzione positiva, a volte egoistica, ma mai per far del male all’altro.
Conoscere come funzioniamo e capire come funzionano gli altri ci permette di comprendere quali “vantaggi” portano a ripetere azioni specifiche.
Riflettere sul motivo ed andare in profondità rende possibile anche il cambiamento di alcuni comportamenti, apparentemente scorretti ma evidentemente vantaggiosi per cui per modificarli, basta trovare una reale alternativa a soddisfare il bisogno individuato.
Le persone, compresi noi stessi, fanno il meglio che possono con le risorse che hanno nel momento in cui si trovano. Altrimenti, e probabilmente, agirebbero in modo diverso.
Puntare il dito, cercare colpevoli o addirittura rimarcare su fatti avvenuti nel passato è poco funzionale alla crescita e miglioramento.
Diamo per vero che in quel determinato momento, la persona ha fatto la scelta migliore che poteva fare con le risorse che aveva.
Se poteva farlo meglio, probabilmente lo avrebbe fatto! Crescere significa acquisire nuovi strumenti per poi agirli e migliorare.
Ecco perché è importante esaminare il modo in cui funzioniamo ed offrire input evolutivi: per costruire ed accedere nuovi modi di fare le cose in futuro.
Tutto parte dalla coscienza di chi siamo. Comprendere i propri meccanismi, come funzioniamo e perchè facciamo quello che facciamo sono le fondamenta di qualsiasi altra competenza. La capacità di rispondere agli stimoli, interni ed esterni si basa su questo importante assioma:
IO SO CHI SONO IN QUESTO MOMENTO ED HO CHIARO COME FUNZIONO.
Accettarsi, capirsi, ascoltarsi ci permette di scoprire i nostri lati e anche le zone di ombra, cercando di integrarci e rispettarci nelle varie situazioni di questo viaggio chiamato vita.
Scegliere di agire in modo consapevole ci rende liberi.
E probabilmente, più felici e sereni!
Perché alcune volte, le nostre azioni o intenzioni hanno conseguenze poco funzionali? Semplice: perché non abbiamo fatto un check ecologico.
Pensare per conseguenze e anticipare gli effetti di una scelta, decisione e azione ci permette di capire se, realmente, quella decisione, scelta o azione sono davvero funzionali e allineati a ciò che vogliamo.
I nostri valori e quelli degli altri guidano i nostri periodi della vita e fare un controllo qualità determina la nostra serenità.
Prima di agire è importante chiedersi perché.
Prima di fare è importante pensare alle conseguenze che il nostro operato avrà su noi stessi e su chi ci circonda.
Essere ecologici significa ascoltarsi e dare valore a ciò che è importante per noi.
Attivare comportamenti sostenibili significa selezionare delle azioni che nel lungo termine si possano appunto sostenere, senza rischio di rompersi.
Questo importante principio, da osservare sia personalmente che con gli altri, è la vera chiave del benessere.
Sono i 3 verbi che chiudono la nostra Carta HSA.
Sono 3 azioni importanti che, nella vita e sul lavoro, permettono alla persona di evolvere in modo sano e produttivo e di trasformare un semplice dovere in piacere.
Formarsi è ciò che ci permette di arricchire il nostro bagaglio: parole nuove, concetti innovativi e nuove prospettive di miglioramento sono alla base di una evoluzione armonica e soddisfano uno dei grandi bisogni atavici dell’essere umano: crescere.
Tutto questo poi, possiamo decidere di farlo essenzialmente in due modi.
Come direbbe la pedagogista Maria Montessori “perchè imparare piangendo quando possiamo farlo ridendo?”.
Divertimento ha un significato che supporta in tal senso quanto vogliamo esprimere: dal latino “divergere, volgere altrove” comprendiamo quanto in questa azione sta il senso positivo di divagare e magari talvolta, svolgere in modo diverso alcune azioni apparentemente “seriose”.
Ridere attiva una serie di ormoni straordinari nel nostro corpo che generano benessere.
Momenti di svago, di gioco e di sana leggerezza (attenzione, non superficialità!) permettono persino in azienda di costruire legami forti e profondi.
Noi diciamo spesso che “se abbiamo riso insieme, non ce lo dimenticheremo nei momenti difficili”.
Il divertimento è l’ingrediente speciale per formarsi e crescere nonché caratteristica importante di questo processo: ecco perché i nostri percorsi hanno metodologie unconventional, interattive e divertenti in cui l’ironia è il pane, ed il gioco l’acqua.
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